TRUFFA ASSICURATIVA
Mi sono occupata della difesa di una vittima di truffa assicurativa. Nello specifico, il cliente aveva stipulato un contratto di brokeraggio con un carismatico professionista, a cui aveva affidato tutte le proprie polizze (casa e lavoro).
In qualità di soggetto assicurato, egli pagava regolarmente i premi assicurativi all’intermediario in questione, certo che quest’ultimo li avrebbe riportati alle compagnie per la relativa copertura.
Tuttavia accadeva che il broker, invece di versare quanto incassato, si appropriava dell'intera somma e consegnava al cliente la relativa quietanza per far sì che non si insospettisse di nulla.
Sicuro della sua copertura assicurativa - e altresì tranquillizzato dall’atteggiamento particolarmente confidenziale e truffaldino del broker - il cliente non prendeva mai contatti diretti con le compagnie, così come da contratto.
Sennonchè, un giorno, in occasione di un controllo stradale di routine, scopriva di non avere alcuna polizza RC Auto attiva, nonostante il pagamento dei relativi primi.
Così, costernato da quanto appreso, man mano si rendeva conto che il broker lo aveva truffato totalmente, per l’assicurazione auto come per tutte le altre a lui affidate.
La vicenda ha dato corso ad un processo penale - che si è prolungato per circa un anno - in cui mi sono occupata della costituzione di parte civile della persona in questione (che si è cumulata a quella di altre numerose vittime).
Il processo si è concluso con una sentenza che ha riconosciuto la piena responsabilità per truffa contrattuale del broker, condannandolo al pagamento della somma richiesta dalla parte civile per i relativi danni.
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